Mario Bellavista

Vita associativa

Mario Bellavista è stato un anticipatore e sostenitore della visione europea dello sviluppo della comunicazione e del MEC. Già nel 1957 scrive su quanto il Mercato Comune avrebbe mutato gli usi, costumi e consumi negli anni a venire. Nel 1988 Mario Bellavista, allora direttore responsabile della rivista Il Direttore Commerciale, ha scritto. «Vendere oggi vuol dire solo marketing. L’apertura all’Occidente dei mercati dell’Unione Sovietica e della Cina e l’unificazione economica europea che è nell’aria costituiscono fatti di rilevanza economica storica. L’obiettivo sta nel riuscire a interpretare in modo attuale ed efficace il marketing strategico ed operativo». 

Fedele al concetto che l’unione fa la forza, è stato un deciso sostenitore dell’associazionismo, contribuendo alla fondazione di alcune tra le principali associazioni di categoria (UPA, AISM, FIP) ed allo sviluppo di altre, quali l’ASSAP, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, la Federazione Professionale della Pubblicità, l’Acpi.

1988: il gruppo dei pubblicitari che han fatto la storia della pubblicità davanti al Quirinale per il ricevimento delle Onorificenze. Mario Bellavista (quarto da sin.) è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale

Nella sua vita Mario Bellavista ha dedicato molto tempo ed energie alla formazione: in età giovane sull’arte e la tecnica fotografica; in età matura sull’economia della pubblicità presso l’Istituto Francesco Mauri all’interno del Politecnico di Milano e nella Scuola Italiana Pubblicità. Numerosi gli interventi e le testimonianze nelle più importanti università italiane (Venezia, Milano, Roma, Parma).

Tra i premi e le onorificenze più significative ricordiamo: i premi al festival internazionale della pubblicità di Cannes, al concorso Premio Europeo Rizzoli Pubblicità e le numerose Palme d’Oro. E’ stato insignito del Titolo di Commendatore (1966) e di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica (1988).